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ONBSI al fianco della Protezione Civile Italiana e del Settore Pulizie/Multiservizi

ONBSI al fianco della Protezione Civile Italiana e del Settore Pulizie/Multiservizi

ONBSI, l’Organismo Nazionale Bilaterale dei Servizi Integrati, in rappresentanza dell’intero Settore Pulizie/Multiservizi, ha effettuato una donazione alla Protezione Civile Italiana pari a € 500.000.

Un gesto che vuole sottolineare l’apprezzamento per l’attività finora svolta nella gestione delle misure tese ad affrontare la pandemia da COVID-19: un lavoro che sostiene il Paese in un momento drammatico, che stimola l’istinto di solidarietà e di impegno e rafforza il senso di appartenenza alla nostra straordinaria comunità.

Questa donazione, a favore dell’Italia tutta, è uno sforzo importante per il nostro Ente che abbiamo voluto aggiungere a tutti quelli messi in atto dalle nostre imprese e dai nostri lavoratori, in prima linea fin dal principio nella lotta contro il nuovo coronavirus. 

5.228 imprese e 456.176 lavoratori che, operando sia nelle strutture sanitarie che in tutte quelle attività essenziali per il Paese – come i supermercati e gli uffici pubblici – con il loro lavoro in questo frangente emergenziale hanno dato prova della loro abnegazione e confermato la loro rilevanza e professionalità

Imprese e lavoratori appartenenti a un settore, quello di pulizie, servizi integrati e multiservizi, che solo di recente sta riscontrando un riconoscimento pubblico per il suo valore, ma che ancora non viene parificato agli altri egualmente essenziali. 

Per questo noi continueremo a impegnarci affinché tutti i lavoratori impiegati nella lotta contro il nuovo coronavirus possano disporre degli stessi strumenti di protezione individuale e che possano essere egualmente riconosciuti e tutelati. 

Allo stesso modo, ci impegneremo affinché tutto ciò che è stato fatto e verrà fatto non venga dimenticato al termine dell’emergenza coscienti dell’importanza strategica che le nostre imprese e i nostri lavoratori avranno nell’attuazione della fase 2.

Chiusura uffici durante le feste pasquali

Chiusura uffici durante le feste pasquali

Si avvisano gli utenti che in occasione delle festività pasquali i nostri uffici resteranno chiusi venerdì 10 aprile e lunedì 13 aprile.

L’attività riprenderà regolarmente martedì 14 aprile.

Rimarrà comunque attivo il portale S.I.ONBSI.

Con l’occasione, auguriamo una serena Pasqua a tutti.

È online il nuovo sondaggio sulla sicurezza sui luoghi di lavoro dedicato ai lavoratori

È online il nuovo sondaggio sulla sicurezza sui luoghi di lavoro dedicato ai lavoratori

Come è importante che i datori di lavoro tutelino i propri dipendenti applicando tutte le misure utili a garantirne salute e sicurezza, lo è altrettanto che i lavoratori si formino e si informino. 

La conoscenza delle corrette procedure, dei giusti dispositivi, è elemento imprescindibile per garantirsi un’attività lavorativa sicura; ed è per questo che ONBSI, attraverso il Gruppo di Lavoro “Sicurezza sul Lavoro e del Servizio”, da sempre impegnato a promuovere l’adozione di un modello di comportamento corretto e condiviso, ha deciso di dar vita a un nuovo sondaggio, rivolto ai lavoratori e volto a misurare il loro livello di consapevolezza su quali siano i corretti comportamenti da tenere al fine di garantire lo svolgimento dei loro compiti lavorativi in completa sicurezza.

Un sondaggio i cui risultati saranno per l’Ente strumenti utili a calibrare e orientare le iniziative future e la cui compilazione sarà per i lavoratori un mezzo concreto per valutare le loro conoscenze in materia di sicurezza.

Se sei un lavoratore del settore Multiservizi, non aspettare, collegati al portale S.I.ONBSI e compila il sondaggio. Il tuo contributo può fare la differenza!

Il rischio biologico nelle imprese di pulizia

Il rischio biologico nelle imprese di pulizia

I lavoratori del settore pulizia sono esposti, per la natura stessa delle mansioni svolte, al cosiddetto rischio biologico, che può compromettere la loro salute. 

Le imprese, di conseguenza, hanno l’onere e l’obbligo di creare le condizioni di lavoro migliori possibili, in modo da ridurre il rischio e prevenire il danno, fornendo DPI adeguati allo scopo e organizzando sessioni di formazione on the job per rendere i lavoratori consapevoli ed edotti. 

Cos’è il rischio biologico

Cosa s’intende per rischio biologico? Come suggerisce il termine, si tratta del pericolo derivante dalla presenza sul luogo di lavoro di agenti biologici

Una definizione precisa è presente all’interno del D.Lgs. 81/08, altrimenti noto come Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro

“agente biologico: qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni.”

Qualche esempio? 

Urine, sangue, materiale organico in decomposizione, muffa, batteri, virus, funghi. 

Questo rischio risulta particolarmente elevato quando si opera in ambienti ad elevata esposizione, come un ospedale ad esempio

Gli addetti alla pulizia che operano all’interno di una struttura ospedaliera devono fare molta attenzione a evitare il contatto con agenti biologici potenzialmente pericolosi. 

Classificazione degli agenti biologici

L’articolo 268 del Titolo X contenuto all’interno del D.Lgs. 81/08, contiene un sistema di classificazione degli agenti biologici. 

Il legislatore ha individuato 4 gruppi di agenti biologici, ordinati seguendo un livello di pericolosità crescente.   

Li riportiamo di seguito:

  • agente biologico del gruppo 1: un agente che presenta poche probabilità di causare malattie in soggetti umani;
  • agente biologico del gruppo 2: un agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche;
  • agente biologico del gruppo 3: un agente che può causare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori; l’agente biologico può propagarsi nella comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche;
  • agente biologico del gruppo 4: un agente biologico che può provocare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori e può presentare un elevato rischio di propagazione nella comunità; non sono disponibili, di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche.

Come ridurre il rischio biologico

Come accennato all’inizio, il datore di lavoro ha una serie di obblighi, tra cui la valutazione del rischio e la riduzione dello stesso attraverso una serie di azioni indicate nel Testo Unico sulla sicurezza. 

Le elenchiamo di seguito: 

  • evitare l’utilizzazione di agenti biologici nocivi, se il tipo di attività lavorativa lo consente;
  • limitare al minimo i lavoratori esposti, o potenzialmente esposti, al rischio di agenti biologici;
  • progettare adeguatamente i processi lavorativi, anche attraverso l’uso di dispositivi di sicurezza atti a proteggere dall’esposizione accidentale ad agenti biologici;
  • adottare misure collettive di protezione ovvero misure di protezione individuali qualora non sia possibile evitare altrimenti l’esposizione;
  • adottare misure igieniche per prevenire e ridurre al minimo la propagazione accidentale di un agente biologico fuori dal luogo di lavoro;
  • usare il segnale di rischio biologico e altri segnali di avvertimento appropriati;
  • elaborare idonee procedure per prelevare, manipolare e trattare campioni di origine umana ed animale;
  • definire procedure di emergenza per affrontare incidenti;
  • verificare la presenza di agenti biologici sul luogo di lavoro al di fuori del contenimento fisico primario, se necessario o tecnicamente realizzabile;
  • predisporre i mezzi necessari per la raccolta, l’immagazzinamento e lo smaltimento dei rifiuti in condizioni di sicurezza, mediante l’impiego di contenitori adeguati ed identificabili eventualmente dopo idoneo trattamento dei rifiuti stessi;
  • concordare procedure per la manipolazione ed il trasporto in condizioni di sicurezza di agenti biologici all’interno e all’esterno del luogo di lavoro.

In base all’ambiente di lavoro vanno poi applicati accorgimenti personalizzati, comprese misure igieniche adeguate per i lavoratori impiegati.  

Istruzioni all’uso di sostanze pericolose nel settore delle pulizie

Istruzioni all’uso di sostanze pericolose nel settore delle pulizie

Gli operatori del settore delle pulizie sono esposti quotidianamente a sostanze pericolose, essenziali per lo svolgimento del proprio lavoro. 

Detersivi, disinfettanti, prodotti chimici vari, possono provocare danni anche gravi nei lavoratori, soprattutto quando non vengono forniti i DPI adeguati e svolto una accurata fase di formazione sulla sicurezza. 

I datori di lavoro, e più nel dettaglio gli RLS (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza), hanno l’obbligo di illustrare ai dipendenti i rischi derivanti dall’utilizzo di agenti chimici pericolosi, anche alla luce delle recenti emanazioni normative nazionali ed europee. 

Regolamento REACH

Nel 2016 la Commissione dell’Unione europea ha rilasciato un aggiornato della legislazione in materia di sostanze chimiche, emanando il regolamento CE n. 1907/2006, altrimenti noto come Regolamento REACH

Quest’ultimo istituisce un sistema integrato di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche, al fine di migliorare la protezione della salute umana e dell’ambiente, mantenendo la competitività e rafforzando lo spirito di innovazione dell’industria chimica europea.

Rischio chimico: definizioni

Per comprendere a pieno il concetto di rischio chimico è necessario effettuare una classificazione in:

  • Sostanza: un elemento chimico e i suoi composti, allo stato naturale o ottenuti per mezzo di un procedimento di fabbricazione;
  • Miscela: una miscela o una soluzione composta di due o più sostanze;
  • Articolo: oggetto a cui sono dati durante la produzione una forma, una superficie o un disegno particolari, che ne determinano la funzione in misura maggiore della sua composizione chimica.

Sostanze e miscele sono presenti in diverse forme: 

  • Gas;
  • Vapore;
  • Polvere;
  • Aerosol;
  • Nebbia;
  • Fumo;
  • Fibra. 

L’esposizione a prodotti chimici, se gestito in modo approssimativo, può causare danni nei lavoratori, in particolare alla pelle, agli occhi e alle vie respiratorie. 

Valutazione del rischio chimico

Se il lavoro da svolgere presuppone l’impiego o l’esposizione a sostanze chimiche è necessario valutare i seguenti elementi:

  • Proprietà pericolose degli agenti chimici;
  • Informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal fornitore tramite la relativa scheda di sicurezza;
  • Livello, tipo e durata dell’esposizione;
  • Circostanze in cui viene svolto il lavoro in presenza di tali agenti;
  • Valori limite di esposizione professionale o valori limite biologici;
  • Effetti delle misure preventive e protettive adottate o da adottare;
  • Conclusioni tratte da eventuali azioni di sorveglianza sanitaria. 

Al termine del processo di valutazione del rischio si possono verificare le seguenti 4 situazioni:

  1. Rischio basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute;
  2. Rischio basso per la sicurezza e non irrilevante per la salute;
  3. Rischio non basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute;
  4. Rischio non basso per la sicurezza e non irrilevante per la salute.

In base alla tipologia di rischio analizzato, è necessario adottare misure di sicurezza e prevenzione adeguate come, ad esempio, la sostituzione dei prodotti con alternative meno pericolose, la riduzione del tempo di esposizione e/o la quantità di sostanza da impiegare, l’impiego dei DPI più idonei, il miglioramento delle condizioni igieniche del luogo di lavoro, e così via. 

Come abbiamo avuto modo di spiegare in un precedente articolo, a fare la differenza è la formazione on the job, che consente di aumentare la conoscenza e la consapevolezza delle misure di sicurezza da adottare per ridurre il rischio chimico.